mercoledì 3 agosto 2016

Una Mamma DEVE Farsi Aiutare

Essendo entrambi (io e mio marito) "esiliati" al nord, non abbiamo i nonni qui a Milano. Nessuno zio, nessun cugino, nipote, cognato... insomma nessuna forma di parentela. 
Nel raggio di centinaia di km, la nostra famiglia siamo solo noi 4. 

E considerando che mio marito lavora tantissimo (e torna anche abbastanza provato) ho dovuto, per forza di cose, organizzarmi e cercare qualcuno che mi desse una mano, con i bambini e con la casa. Che mi permettesse di avere un po' di tempo libero, di andare in palestra o anche solo di fare una doccia e godermi il relax di quel momento.


Non lavoro, ma da quando Matteo aveva 10 mesi ho una persona che mi "allevia le giornate", l'ho sempre avuta... fino a 3 settimane fa.
Tre, maledettissime, settimane fa la nostra baby sitter/donna di casa si è infortunata (per fortuna non qui a casa nostra) e mi ha letteralmente (ma temporaneamente) abbandonata dall'oggi al domani.

Per un attimo mi sono vista persa:
- La scuola è finita
- Siamo ancora in città per un mesetto
- Sono SOLA con i miei due figli di 1 e 3 anni e mezzo (lei appena diventata bipede va ovunque x scoprire cose nuove, lui in piena fase di capricci e di provocazioni alla sorellina)
- La casa dovrà pur essere pulita e i panni stirati in qualche modo
- Fa un caldo bestiale e non abbiamo l'aria condizionata (non c'entra molto ma nel pessimismo del momento ci stava)
- Sono sola con i bambini 24h su 24 (l'avevo già detto?)

Poi ho fatto un po' di ricerche e sono riuscita a contattare una donna che veniva a pulire casa anni fa... ok, almeno una cosa l'ho risolta.

Così mi sono fatta forza. "Ma che sarà mai gestirli entrambi per tutta la giornata? Andremo a fare tante passeggiate, mangeremo gelati, andremo a rinfrescarci in piscina, ci divertiremo un mondo anche giocando in casa!" "E in più stirerò anche un po' e farò qualche pulizia"
In fondo tante donne lo fanno, no?

Questa era la teria, vediamo la pratica.

Le nostre passeggiate: "Mamma sono stanco! Voglio tornare a casa! Ho sete, ho caldo, ho fame, ho sonno!" "Amore ma siamo appena scesi di casa ed hai la tua bici!"

I nostri gelati: "Amore che gusto vuoi?" "Fragola!" "Sicuro solo fragola?" "Si"... dopo due leccate "Ma io volevo il cottolatooooooo!!!" 
E dall'altro lato la dolce Camilla Camomilla che alla vista del gelato del fratello si trasforma magicamente in Camilla Godzilla, urlando come una disperata. Ok, usciamo da qui.

I nostri pomeriggi in piscina: "Mamma voglio la pistola ad acqua di quel bimbooooo! La voglio la voglio è miaaaaa!" e parte la lunga serie di scuse alla mamma di turno perché Matteo ha strappato di mano al figlio un gioco che non gli appartiene, mentre mi giro e Camilla è scomparsa. "Oddio dov'è mia figlia?" disperata la cerco in piscina, visualizzandola già annegata e perdendo 10 anni di vita, mentre la bagnina candidamente me la riporta "stava gattonando verso l'uscita!"

I momenti a casa: "aaaaahhhh!" "no camilla, tu no!" "ngueeeeee" (sono le urla e i pianti di entrambi che si litigano i giochi). Moment act, saltami addosso.

E infine la sera, mio marito ovviamente a cena fuori per lavoro (per lavoro? o sta scappando da noi?), dopo cena sono distrutta e non ho la forza di metterli a letto, così tutti a lettone. 
E lì partono i salti sul letto, i giochi coi cuscini, puntualmente Matteo fa male a Camilla, lei piange ed io mi inca..., ehm perdo la pazienza. E ci addormentiamo dopo infiniti minuti (che a me sembrano ore) di "sshhhh" "basta!" "silenzio!" "state fermi!".

Ma le altre mamme come fanno? 

Ok forse lavorano e quindi staccano la spina, o forse si fanno aiutare dai nonni, o forse i loro mariti tornano prima a casa o forse... o forse si esauriscono come me e vanno avanti sperando che domani sia un giorno migliore.

Sicuramente in questi giorni ci sono stati anche (alcuni) momenti sereni. Ho sentito il grande ripetermi spesso "mamma ti amo!" e la piccola dipendere totalmente da me, me li sono goduti appieno non mollandoli un attimo, ma a fine giornata mi rendevo conto di aver sempre urlato un po' in più di quanto avrei voluto e di aver rimproverato Matteo più volte di quanto mi sarei immaginata.

E' davvero così che voglio vivere, che voglio il rapporto coi miei figli? NO. NO. NO.

Benvenuti aiuti, benvenuta baby sitter, benedetti i soldi spesi per farci aiutare da qualcuno che ci allevia le giornate e ci permette di dedicarci a noi stesse. Io per 3 settimane non mi sono neanche guardata allo specchio x stare a controllare loro... e non è vita.

Vogliamo parlare della mamma che ha soffocato la figlia di 7 mesi perché non ce la faceva più a sentirla piangere? O di tutte quelle che, esaurite e stressate, perdono qualsiasi tipo di rapporto e di dialogo coi propri figli? O ancora di quelle che si ammalano, si fanno prendere dall'esaurimento, si trascurano, si deprimono?

Mamme, fatevi aiutare... perché alla fine di queste 3 settimane mi è anche capitato che la mano partisse più spesso, senza che riuscissi a controllarla. E questo è un chiaro segno che ho bisogno di tempo lontano dai miei figli... si, avete capito bene, di allontanarmi da loro, per essere una mamma migliore quando ritorno a casa.

E per la cronaca: non vedo l'ora ricominci la scuola!

martedì 26 luglio 2016

La Nostra Gita a Parma

Solo ora, a distanza di quasi due mesi, riesco a postarvi la nostra gita a Parma. (sarà un periodo particolarmente impegnativo?)
Per chi vive al nord e ancora non è partito per le vacanze, una scampagnata in questa cittadina deliziosa è un bellissimo modo di trascorrere la giornata in famiglia.

Era da tanto che volevo visitarla e finalmente, un week-end di fine maggio, ho potuto apprezzarne la bellezza!
Da Milano è un'ora abbondante di macchina quindi, se avete bimbi piccoli come i miei, partite e tornate ad orario strategico: noi alle 10 eravamo in macchina così Matteo ha giocato al suo computer mentre Camilla ha fatto il riposino di metà mattina, e siamo tornati alle 15, per farli crollare entrambi dopo la pappa.


Quando arrivate in città è comodissimo parcheggiare proprio fuori le mura del centro storico (che tra l'altro è ZTL), in uno dei parcheggi sotterranei. La zona pedonale è deliziosa, ricca di verde e di palazzi storici. 
Piazza Garibaldi è una tappa obbligata, qui potrete ammirare il Palazzo del Comune, il Palazzo del Governatore e la Chiesa di S.Pietro.
Posto ideale per prendervi un caffè, un apertitivo o un gelato è il "Caffè Garibaldi".


Complice il tempo spettacolare e la temperatura estiva, a Maggio tutto sembrava brillare.
In più, quel giorno la città era tappa della famosa corsa di auto d'epoca "Millemiglia" e l'aria di festa si respirava dappertutto. 
Tanta gente e famiglie, sembrava di stare ad un luna park senza giostre. Come facevano i bimbi a divertirsi così tanto... con niente?
E poi, si svela l'arcano: arrivati in Piazza Garibaldi troviamo tanti stand e macchine da corsa in esposizione, ma soprattutto un grande spazio Disney-Pixar "Cars" con tanti giochi e attività. (la nostra gita a Parma non poteva non avere un motivo!)


Palloncini, corsa di macchinine, comodi cuscinoni per vedere Disney Channel e una grandissima riproduzione di Saetta McQueen hanno reso Matteo il bambino più felice del mondo.


Un'ora passata a giocare (e per fortuna Camilla è stata un'angelo sul suo passeggino) e poi a pranzo in un ristorantino proprio alle spalle della piazza, il Gallo D'oro... una delizia per il palato dall'antipasto al dolce! (Cliccate sul link per visitare il sito e vi consiglio anche di leggere le recensioni su trip advisor!)
Gelato da Grom nella via principale e poi visita alle Lamborghini in bella mostra per la Millemiglia.

Piacevole scoperta è stato uno spazio giochi con scivoli e altalene, realizzato tutto in materiale riciclato.

Alle 15 tutti in macchina per la nanna dei piccoli e per un viaggio di ritorno rilassante per mamma e papà!

Allora, vi ho convinto? Se ancora siete dubbiosi, vi esorto a fare gite anche nell'hinterland, dove si trovano agriturismi favolosi che vi daranno la possibilità di degustare parmigiano, prosciutti (ovviamente di Parma) e vino davvero TOP!


lunedì 25 luglio 2016

Depilazione Definitiva Tutta La Vita

Il mio articolo sullo smalto semipermanente (potete leggerlo QUI) ha suscitato particolare interesse in voi lettrici (potete vedere i commenti sul mio profilo instagram) e mi è stato chiesto di approfondire anche la mia esperienza sulla depilazione definitiva.

Ma prima è d'obbligo una premessa, che chiamerei "la storia dei miei peli" ;p

Sono nata mora e piena di capelli, e lo sono rimasta per tutta la vita (non come quelle more che a due anni erano bionde e poi si sono scurite, no...io ero scura anche a 12 mesi). 
Durante l'adolescenza mio padre mi diede "l'affettuoso" soprannome di SCIMMIETTA e mia madre mi ripeteva sempre "donna baffuta è sempre piaciuta!"... che genitori carini e incoraggianti! :)

A complicare il tutto, l'inesistenza dei trattamenti estetici attuali: di luce pulsata e laser non se ne sentiva proprio parlare. E siccome per la ceretta ero "troppo giovane" (18 anni eh, mica 8!), il rasoio è diventato il mio migliore amico, da usare solo dove "strettamente necessario"!

Verso i 22-23 anni mi sono arresa alla tortura più atroce che una donna possa sopportare (dopo il parto, ma almeno lì hai un figlio dopo da abbracciare) ed ogni 3 settimane avevo appuntamento con la ceretta.
Ma solo alla veneranda età di 27 anni ho visto la luce... non quella del paradiso, quella pulsata. Pensavo di aver svoltato, ma in effetti l'effetto durava solo più a lungo della ceretta, non era definitivo.
Un anno fa infine ho provato il Laser, ed è stato amore a prima vista.

- Meno doloroso
- Più veloce
- Più duraturo

E adesso, che non lo faccio da 2 mesi, causa abbronzatura, ho pochissima peluria da eliminare facilmente.

Non si tratta di "shot", ossia spari che ti fanno saltar su dalla sedia (come succede con la luce pulsata), ma di un passaggio (più o meno rapido) della "pistola", che da una leggera sensazione di calore. Se il pelo è più "testardo" ci si può soffermare più tempo su, ed in quel caso la scossa è più intensa.

Ma parliamo di costi, perché anche il lato economico vuole la sua parte. Un ciclo di trattamento laser, a zona, costa come (o al massimo leggermente più di) un trattamento a luce pulsata. 
Ma in teoria dopo un anno di sedute ogni 3-4 settimane, dovrete tornare solo un paio di volte l'anno per dei ritocchi.

Io ho fatto un breve calcolo ceretta/laser: se la ceretta inguine costa 15€, 18 sedute ogni 3 settimane (che coprono un anno solare) mi costano 270€. 
In due anni e mezzo ho speso la stessa cifra di un trattamento laser annuale, con un risultato però che mi costringerà a ritornare dopo altre 3 settimane, invece di tirare un bel sospiro per mesi.
A conti fatti quindi cosa conviene? ;)

Fatemi sapere la vostra esperienza o cosa ne pensate!

giovedì 14 luglio 2016

Smalto Semipermanente Tutta La Vita

Il mio amore per lo smalto semipermanente è iniziato un pomeriggio dello scorso Settembre, dovevo "farmi bella" per il battesimo di mia figlia e mi saltò alla mente il consiglio di alcune amiche su un centro estetico non lontano da casa (alla fine del post i riferimenti ed il link al sito), dove l'applicazione dello smalto semipermanente veniva fatto ad un prezzo davvero conveniente.

"Ok proviamolo, al massimo lo tolgo appena sbecca e non lo rimetto mai più"... come non detto, le mie unghie non hanno avuto più tregua fino a Febbraio dell'anno dopo!
Il risultato era così perfetto e duraturo che ogni tre settimane sono tornata a cambiare colore (si può scegliere tra mille milioni!)

Siete ancora indecise se continuare a perder tempo con lima, acetone e smalto, che puntualmente dopo 3 giorni e un po' di servizi in casa è già modello cameriera dell'est (senza offesa, ma è un ricordo che ho da piccola, quello delle donne di casa dell'est con lo smalto mangiucchiato) oppure avere mani perfette per tre settimane, a prescindere da qualsiasi cosa facciate?

E allora, beccatevi la mia lista dei pro e contro:

PRO:
1) Risultato finale: non c'è niente da fare, anche 10 passate di smalto non saranno mai applicate così perfettamente come una di semipermanente. Le vostre unghie saranno più belle di sempre.
2) Durevolezza: lo metti e non ci pensi più per 3 settimane circa... una mamma con figli sa che questa è una condizione a dir poco ESSENZIALE.
3) Comodità: come conseguenza della durevolezza, lo smalto semipermanente è COMODO perché non ti costringe a ripassarci su ogni tot giorni per rimediare alle sbeccature.
4) Effetto coccola: avere un appuntamento fisso dall'estetista per farsi le mani e (d'estate) i piedi è una coccola che mi regalo ogni 3 settimane. Mi fa stare bene sapere che mi sto prendendo cura di me, che dedico del tempo anche a me stessa oltre che ai miei figli e a mio marito.

CONTRO:
1) Convenienza: è ovvio, comprare una boccetta di smalto che ti dura più applicazioni costa meno. Ma attenzione, non sottovalutate che per il fai-da-te oltre ad uno smalto di qualità serve anche: una buona lima, base e top coat della stessa qualità dello smalto, tronchesina e tutti gli arnesi per pellicine e cuticole (che vedo usare ma che sinceramente non conosco)
Inoltre, se come me tornate spesso dall'estetista... volete che non vi faccia un pacchetto super conveniente per premiare la vostra fedeltà? ;)
2) Salute delle unghie: ok, non posso far finta di niente, dopo 7 applicazioni consecutive (circa 6 mesi) ho deciso di far "respirare" le mie unghie per un mesetto e le ho trovate un po' indebolite. 
Dipende da unghia ad unghia eh, (ed io per fortuna le ho abbastanza resistenti) ma dopo varie applicazioni è normale trovarle un po' "disidratate". Niente di irreversibile comunque: basta prendersene cura applicando uno smalto trasparente rinforzante. 
Forse all'inizio si spezzeranno più spesso ma dopo un paio di mesi, che l'unghia è ricresciuta completamente, riavrete esattamente le unghie di prima! 
Tra l'altro se lo applicate solo una volta per un'occasione importante o ad esempio solo in estate per un viaggio, le conseguenze saranno ancora meno visibili!

Per chi vive a Milano Est e dintorni, il mio centro estetico di fiducia è FBA ESTETICA. (prezzi super concorrenziali, disponibilità e cortesia del personale in uno spazio mini ma molto accogliente)

E se proprio avete tanto tempo libero e vi piace farvelo da voi, cercate gli smalti MESAUDA. Io ho trovato il sito FARMACIA SEMPLICE che li vende, ma magari voi riuscite a trovare un rivenditore!

E non potevo terminare senza qualche foto delle mie unghie (purtroppo non ho fotografato il periodo degli scuri, che sono bellissimi!).
Allora, vi ho convinto? ;)

N. 18 - El Salva

N. 23 - White

N. 26 - Flowers




giovedì 16 giugno 2016

Fermare Il Tempo Per Memorizzare Momenti Unici

Avete mai vissuto un momento meraviglioso, un periodo praticamente perfetto, in cui avete pensato che avreste voluto fermare il tempo? 
Di solito capita durate viaggi indimenticabili, lune di miele o giri per il mondo con zaino in spalla... oppure quando arriva una soddisfazione o una gioia immensa all'improvviso, come la laurea o la nascita di un figlio, quando si vive un nuovo amore... insomma, sommo tanti i momenti della vita che varrebbe la pena vivere all'infinito.

Di solito mi viene voglia di fermare il tempo quando con la mia famiglia stacco dalla routine. In quei momenti ritrovo il senso di unione, di amore e di condivisione che nella vita di tutti i giorni trova meno spazio... e vorrei non finisse mai!

Ho fermato il tempo in moltissime occasioni... e l'ultima volta è stato durante la nostra vacanza a Panarea. Delle bellezze dell'isola ve ne parlerò in un altro post, adesso voglio svelarmi il mio "segreto".

Come faccio a fermare il tempo? Semplice: quando sento che sono in pace con me stessa, che tutto sta andando come deve andare, che (nonostante alti e bassi) quel momento merita di essere ricordato per sempre, chiudo gli occhi e assaporo quella sensazione di benessere. Respiro profondamente e mi ripeto "adesso devo fermare il tempo". 
In pratica "fotografo" quel momento nella mia testa. Non prendo la macchina fotografica, ma faccio uno screenshot nel mio cervello, non solo di ciò che vedo, ma soprattuto di ciò che provo in quel momento.

Si può trattare di gesti, di parole, di qualsiasi cosa in quel momento mi stia dando una particolare gioia. E così, attraverso questa concentrazione, inspiegabilmente riesco a ricordarmi di momenti che altrimenti cadrebbero nel dimenticatoio.

Ho fermato il tempo quando ero incinta di Matteo e con mio marito immaginavamo come sarebbe stato... era una sera qualsiasi e guardavamo le stelle. Ho fermato il tempo quando eravamo a Parigi per il nostro secondo anniversario di matrimonio... eravamo a cena, davanti alla Torre Eiffel illuminata. 
Ho fermato il tempo in tantissimi altri semplici momenti che, facendomi stare così bene, sentivo di voler bloccare per sempre. Ancora adesso infatti li ricordo tutti nitidamente, come fossero accaduti ieri.


Quello che ho vissuto negli ultimi giorni a Panarea lo ricorderò per sempre. 
Noi quattro, insieme, lontano dal lavoro, dalla routine e dallo stress... questo è per me il classico momento da "espandere", da dilatare, da fotografare non solo con l'obiettivo, ma nella mia memoria... per sempre.

giovedì 19 maggio 2016

Festeggiare Il Proprio Compleanno

Quando le candeline sulla torta NON erano così tante da riempirne tutta la superficie, era bello festeggiare... 
Era bello celebrare quel giorno con i compagni di scuola/università, o col fidanzatino in una cena a lume di candela, o con tutti gli amici in un locale con fiumi di alcolici, o con parenti in una "inaspettatissima" festa a sorpresa. 
Almeno... per me è sempre stato bello essere la protagonista per quell'unico giorno su 365.

Poi, le candeline hanno cominciato a moltiplicarsi. Non so come abbiano fatto... ma quest'anno addirittura sono arrivate ad essere 34!! Hei voi, smettetela di riprodurvi come conigli!!! :)

Queste foto sono di un anno fa! 
Copiright Cosmomum

E chissà perché, la voglia di festeggiare (di festeggiare in grande intendo, urlando al mondo intero che è il TUO giorno) è cresciuta in modo inversamente proporzionale alle candeline...nel senso che adesso ho 34 volte meno voglia di far sapere a tutti che tra poco sarà il mio compleanno!

Adesso infatti (potrà sembrare retorica, ma vi giuro che per me è così) mi da più gioia festeggiare i compleanni dei miei figli.
Sarà perché le candeline sulla torta sono davvero poche, sarà perché i loro occhi brillano di una luce speciale quando devono spegnerle, sarà perché i loro compleanni mi ricordano che davanti a loro c'è ancora una lunghissima strada da percorrere, e tantissime candeline ancora su cui soffiare.

Tante mamme si sentono così, non è vero?

Eppure, oggi voglio proporvi un cambio di direzione: scacciamo via la malinconia. E' vero, i bei tempi in cui eravamo delle ragazzine e non temevamo lo scorrere del tempo sono passati... ma adesso siamo delle DONNE. 

Oggi, che manca meno di una settimana al mio compleanno, voglio "prepararmi" per questo evento e, perché no, prepararmi a gioire del fatto che un altro anno è passato.

In fondo, pensateci un attimo: aver vissuto un altro anno significa essere più sagge, più consapevoli... sempre più se stesse.
E se anche una ruga in più solca il nostro volto, vorrà dire che da qualche altra parte siamo più ricche, interessanti, forti, affascinati di quanto non lo fossimo anni fa!
E se questo ancora non vi convince, vedetela così: invece di festeggiare lo scorrere del tempo, pensate che state celebrando tutti i successi ed i traguardi che avete vissuto durante l'ultimo anno appena concluso.

Ed è così che mi sono improvvisamente resa conto che io ho: fatto da testimone a mia sorella, partorito la mia secondogenita, vinto con lei la battaglia della pertosse, ripreso in mano la mia vita, ricominciato a fare sport, iniziato una nuova avventura lavorativa.
Ed è così che mi sento fiera di me, la negatività cede il passo alla positività... ed ho di nuovo voglia di festeggiare!!! ;)



martedì 10 maggio 2016

Dov'è Finita La Mia Passione?

Sono qui, davanti allo schermo del pc a rileggere tutti i post che ho scritto in questo anno e mezzo di CosmoMum... certo sono stata proprio brava, e adesso riaffiora la passione che mi animava a scrivere. 
La voglia di realizzare una sorta di "diario on line" che potesse essere letto da chiunque per prendere spunti su come organizzare la propria vita familiare, su come tenersi in forma, su cosa cucinare di nuovo e delizioso, su come vestirsi in occasioni speciali, su come migliorare la propria casa e la propria vita...


E adesso che non scrivo più da giorni (settimane direi) mi viene da chiedermi: dov'è finita quella passione? Perché si è spenta?

Più che spenta si è assopita direi, ma è sempre qui, viva. 
Sotterrata da mille cose da fare, messa a tacere a favore dei tanti impegni. Sicuramente ho meno tempo libero con due figli, ma devo ammetterlo, c'è stata anche una perdita di interesse.

Vi è mai capitato di partire con le migliori intenzioni con un progetto e poi arenarvi? Come vi siete sentite?

Eppure oggi mi sono ritrovata davanti al pc, e dopo aver vagato per siti di abbigliamento per bambini (la mia fissa!), letto le e-mail e parlato su skype con parenti lontani, non ho potuto ignorarla... la pagina del mio blog che in un angolo dello schermo faceva capolino... come a ricordarmi che era troppo tempo che non la prendevo in considerazione.

Ho riletto dei miei momenti (perché lo sapete che ogni post è un pezzo della mia vita) ed ho pensato che forse dietro la messa a tacere della mia voglia di scrivere, ci sia qualcosa di più. 

Devo ammettere che con tutti questi blog che proliferano, mi è venuta la nausea dei consigli e delle dritte. Forse che mi è venuta l'orticaria a leggere della vita e delle vicissitudini di tutte le mamme blogger che ci sono in giro (e ce ne sono davvero tante!)... quindi ho deciso che, almeno io, sarei stata in silenzio.

Troppe voci che parlano insieme, a mio avviso creano solo rumore, ed io ho deciso di non fare più parte del coro.

Eppure questo post parla da solo: se hai una passione, non si spegnerà mai anche se cerchi a tutti i costi di metterla a tacere.